Posted by on 14 Dic, 2017 in Recensioni | 0 commenti

Condividi!

Star Wars Gli ultimi Jedi recensione di Christian Antonini

 

Ho visto Star Wars Gli ultimi Jedi e quanto segue è una recensione con commento personale priva di spoiler.

Comincio con lo sgomberare il campo da un importante interrogativo: no, non è una fotocopia de L’Impero colpisce ancora.

Anche io mi ero spaventato quando avevo capito che ci sarebbe stata una battaglia per la conquista di una base ribelle – pardon, della Resistenza – su di un pianeta (che sembra) ghiacciato. Avevo avuto molta paura quando ho capito che ci sarebbe stata la parte di addestramento di Rey da parte di Luke.

Spero di non rovinare la sorpresa a nessuno se dico che le similitudini sono presenti (e per fortuna, in alcuni casi, ci stanno proprio bene) ma non sono pesanti.

 

Star Wars Gli ultimi Jedi: com’è?

Star Wars Gli ultimi Jedi Poster USAA questo punto posso dire se mi è piaciuto oppure no.

Sì. Tanto. Tantissimo. E tornerò su questo punto nella parte di commento.

È successa una cosa che con i film di Guerre Stellari non mi accadeva dagli anni ‘80: sono uscito dal cinema e avrei voluto rientrarci subito per rivedermelo. E ne ho parlato un sacco in auto, tornando a casa. E anche adesso mentre scrivo canticchio il Tema di Rey.

Non sono un esperto di cinema e non sono un videomaker. Sono un fan di Guerre Stellari della prima ora. Ero al cinema a vedere “il primo” quando è uscito. E ancora lo si chiamava solo così e il fatto che ci fosse scritto “Episodio IV” mi incuriosiva. L’ho rivisto sedici volte, quell’anno. E poi ho visto gli altri. E mi hanno riempito la testa e il cuore, tanto che per molti anni li ho guardati almeno una volta all’anno. Non entrerò in tecnicismi, quindi, ma farò una recensione un po’ di pancia, diciamo.

 

Storia e immagini di Star Wars Episodio VIII

La trama c’è e mi è piaciuta. E l’ho trovata funzionale alla macrostoria che viene raccontata in questa (nuova) trilogia. Ci sono personaggi che fanno gli eroi ed eroi che ragionano. Ci sono battaglie e duelli come è giusto che sia. C’è intensità e grandi cose in ballo, destini veri in bilico e il futuro della Resistenza. Qui la gente soffre, patisce, lotta con tutta se stessa. Ma ci sono anche storie personali e archi narrativi che si snodano bene.

Star Wars Episodio VIII Finn Vs Phasma

Finn contro il Capitano Phasma

Le scene sono bellissime, con la splendida tecnologia logora di Star Wars, con oggetti usati e abusati e maltrattati. Cose vecchie e consunte, scassate e riparate. Ci sono immagini dalla grande potenza visiva. Istantanee che sembrano venire dai film di Kurosawa o dalle battaglie di Gundam (una splendida esplosione “in negativo”) e colori ben dati e ben usati. C’è la luce. E il buio. Giocano e vengono usati entrambi bene, molto bene. Come anche la palette dei colori, che in questa saga non è mai casuale (e infatti ho ancora alcuni grossi e interessanti interrogativi).

E poi ci sono personaggi che fanno cose che mi hanno convinto. Certo, ci sono alcuni difetti, piccole cose che non filano, ma si entra nel campo tecnico o nel soggettivo. E non posso parlarne senza creare spoiler. Nel complesso è un meccanismo che funziona, a mio avviso. Certo, devi essere uno di quelli a cui spade laser, cavalieri Jedi e astronavi poco scientifiche vanno bene. Altrimenti sbagli film a priori.

 

I volti e i personaggi di questo Star Wars

Bravi gli attori. Sì, mi sono piaciuti. Benicio Del Toro fa sempre la stessa parte che gli ho visto fare in più film, ma pazienza.

Daisy Ridley è grande, la sua Rey è una vera meraviglia e c’è una scena di combattimento in cui urla con una grinta e una rabbia che mi hanno fatto ringhiare sulla poltrona. Mark Hamill (Luke) è uno spettacolo da vedere. Non scimmiotta il Luke di trent’anni fa, bensì interpreta il Luke “di oggi” e ne percorre la strada come deve avvenire. Tuttavia credo che sarà proprio sul ruolo di Luke che il pubblico si dividerà, come era prevedibile.

John Boyega è bravo nel suo Finn. Oscar Isaac (Poe Dameron) è credibilissimo come pilota testacalda, qui più che ne Il risveglio della Forza, dove già comunque funzionava. Ma in questo episodio pone le basi per un’ulteriore crescita.

Star Wars Gli ultimi Jedi: gli attori John Boyega, Daisy Ridley e Kelly Marie Tran.

Da SX: John Boyega (Finn), Daisy Ridley (Rey) e Kelly Marie Tran (Rose).

Ottima Kelly Marie Tran (Rose), un bel personaggio che mi è piaciuto molto. Domhnall Gleeson interpreta il suo Generale Hux decisamente bene: una vera macchietta, un wannabe leader imperiale che si trova a dover riempire stivali troppo grandi. Non sono in grado di valutare Carrie Fisher, perché l’emozione travalica la capacità di razionalizzare, ma diciamo che mi è piaciuta.

Adam Driver è bravissimo. Punto. Il suo Kylo Ren spacca e mi sta piacendo molto, alla faccia di tutti quelli che lo chiamavano “Il frignetta” dopo Episodio VII. C’è un arco narrativo ben scritto, per lui.

Gwendoline Christie (Capitano Phasma) non pervenuta: non sono in grado di valutare la sua performance, come anche quella di Andy Serkis (Leader Supremo Snoke) – me ne mancano le competenze: lei recita totalmente in armatura, lui sempre in motion capture.

Star Wars Gli ultimi Jedi_Trio-cattivi

Da SX: Domhnall Gleeson (Gen. Hux), Adam Driver (Kylo Ren), Gwendoline Christie (Cap. Phasma).

 

“Primo trasporto… partito”

Insomma, questo Star Wars Gli ultimi Jedi io lo promuovo a pieni voti: un film che merita, uno splendido episodio centrale che in questa trilogia non è solo un raccordo o un giunto di collegamento, ma potrebbe anche essere un “cuore”. Qui succedono cose che tagliano i ponti con il passato ma lo fanno bene, come è giusto che sia. Si creano le basi della prossima trilogia, in un modo che mi ha convinto. Qui, il regista Rian Johnson e il produttore J. J. Abrams ci portano nel futuro della saga. Ed è un futuro in cui voglio entrare.

Che la Forza sia con noi.

Star Wars Gli ultimi Jedi - Rey e Luke

 

Perché questa recensione?

Per dire di andare tranquilli a vedere questo Episodio VIII, se ci si vuole andare. In autonomia. Leggo troppe volte commenti di persone che si basano sui pareri altrui e in quest’epoca di social e recensioni immediate è pericoloso (e facile) lasciarsi sviare.

Molti criticano il fatto che “Eh, non è il Guerre Stellari di una volta”. Grazie al Bantha! Chiaro che non lo è! Ma nemmeno noi siamo quelli che erano seduti in sala al buio e hanno tremato al momento di “Io sono tuo padre!”.

Il mondo è cambiato, su quelle storie si sono innestati quasi quarant’anni di cartoni animati, fumetti, film, giochi di ruolo, videogiochi e narrazioni di ogni tipo, parallele, spinoff, sequel e derivati. Quei meccanismi funzionano ancora, magari, ma la formula con cui proporli deve assolutamente cambiare. Fare un altro L’Impero colpisce ancora, identico, non avrebbe funzionato. Fare un film completamente nuovo sarebbe stato sbagliato.

Il caccia TIE Silencer di Kylo Ren.

Episodio VIII è un buon film, che mi ha divertito tantissimo, mi ha emozionato e fatto temere e sperare allo stesso tempo. Mi sono alzato dalla poltrona con un sorriso largo così in faccia e il cuore che batteva. E mi ha fatto tornare per due ore e mezza il bambino che si riempiva gli occhi con la luce delle spade laser. E no, non sono un fanboy. La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith non mi hanno mai convinto davvero (non ne ho ancora i DVD) eppure li guardo volentieri quando capita.

Star Wars Gli ultimi Jedi - Poe Dameron

Il pilota testacalda Poe Dameron ha più spazio rispetto a Il risveglio della Forza.

Quindi leggete tutte le recensioni che volete, ma date una possibilità al film. Non vi preoccupate. E non fatevi tante menate. Lasciate spazio alle concessioni. I personaggi devono cambiare e sono cambiati pur restando gli stessi, proprio come accade a ciascuno di noi. E alle storie. Il mondo è cambiato pur essendo cresciuto su se stesso. E infatti c’è una frase perfetta per incarnare questo film: “Noi siamo il terreno fertile su cui loro crescono”. Ecco: Star Wars Gli ultimi Jedi è quanto è cresciuto sul terreno fertile che è stato preparato tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana.

 

Ed ecco il mio personalissimo commento

Per la miseria, che bello! Ho visto parti de L’Impero colpisce ancora e de Il ritorno dello Jedi, in questo Episodio VIII. Ci sono similitudini nella trama, battute che vengono da quei film, ma è la vera suggestione di quella trilogia che in questo episodio dà splendidi frutti. In Star Wars Gli ultimi Jedi ci sono alcuni momenti che sono davvero iconici e molto simbolici. Non posso parlarne perché si tratterebbe di GROSSI spoiler. Ma siamo al livello di quando ne Il risveglio della Forza FN-2187 si trova con tre strisce di sangue sull’elmo e da quel momento smette di essere un assaltatore come gli altri e diventa un uomo.

Un confronto tra Rose (Kelly Marie Tran) e il buon vecchio Finn (John Boyega).

Io credo che ci sia molto in questo film che ancora non riusciamo a spiegarci e che potremo collocare nella giusta prospettiva solo quando avremo visto Episodio IX. Bellissimi i duelli: sono frenetici, intensi e mi hanno fatto davvero temere per i vari personaggi. Non mi accadeva da tempo. E c’è una cosa che ho amato tantissimo nelle scene di battaglia (che hanno sempre il meraviglioso sapore da Seconda Guerra Mondiale – o anche da Prima – con concessioni alla fisica che non mi hanno dato fastidio): si soffre e c’è il sacrificio. Quello vero. Quello patito e importante. Accidenti, per me questo è splendido.

Vi lascio con alcune chicche che non spoilerano ma che vi resteranno dentro a lungo:

La “telefonata”.

Chewbacca ha fame.

Il Falcon è una nave molto odiata.

Quella scopa l’ho impugnata anche io e, forse, anche tu.

 

Star Wars Gli ultimi Jedi - I cattivi

 

Christian AntoniniAutore ospite: Christian Antonini

Milanese di nascita, vive a Introbio (Lecco) con sua moglie, sua figlia, un cane, cinque gatti e i personaggi delle sue storie. Giornalista, traduttore e scrittore, suoi racconti sono apparsi su numerose antologie e riviste e hanno ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali.
Ha pubblicato in seguito diversi romanzi, quali Legame Doppio (Asengard, 2007), Assalto alla luna ribelle (dbooks.it, 2015), E venne la bestia (Il Ciliegio, 2015) e, soprattutto, il romanzo per ragazzi Fuorigioco a Berlino (Giunti, 2016) che continua a riscuotere grandi consensi di pubblico e critica.
Nel 2010 ha fondato con Vito Di Domenico la rivista digitale Altrisogni, che ha co-curato fino al 2015.

Ti suggeriamo inoltre:

Condividi!