Posted by on 16 Gen, 2017 in Ragazzi, Recensioni | 0 commenti

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"Ragazzi, è fantastico!" - Rubrica di libri, cinema e TV per ragazzi, a cura di Giorgia Scialpi

 

Copertina de Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio, di Antonio Carmine Napolitano (Il Ciliegio, 2016)Titolo: Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio
Autore: Antonio Carmine Napolitano
Editore: Il Ciliegio
Anno: 2016
Pagine: 356 (cartaceo)
Prezzo: 18 € (cartaceo) / 3,99 € (ebook)

 

Genere: Fantasy, Drammatico
Età di lettura: dai 11 anni in su
Sito dell’editore: Vai
Link d’acquisto: Cartaceo / ePubMobi

 

 

Dante Attilio Grisone crede di essere un ragazzo come gli altri, fino al giorno in cui un individuo losco non gli si para davanti in metropolitana e comincia a seguirlo. La situazione diventa ancor più inquietante quando l’uomo si presenta anche a casa sua e comincia a lottare contro il maggiordomo Rufus, che a sua volta si rivela essere un lupo dal pelo fulvo.

Dante è stordito e cerca risposte, così, con la zia Mafalda e il maggiordomo, si reca a Praga per trovarle. Una volta giunti in città, entrano nella Torre dell’Orologio, luogo nel quale è celata l’Accademia del Mastro Orologiaio, un posto magico in cui si radunano alcune delle creature fantastiche del mondo, che sono arrivate tramite portali creati da persone… speciali. Anche Dante è una persona speciale e l’unico che può aiutarlo a capire la situazione è l’Orologiaio, che, nonostante la gran voglia di dargli una mano, si dimostra particolarmente enigmatico.

Dante possiede l’Occhio di Amethystus, che gli permette di riconoscere gli esseri fantastici anche con potenziali “travestimenti”, e, come se non bastasse, egli ha sulla mano un simbolo, una ferita che continua a bruciare. Nessuno sa quale sia il significato di tale simbolo, ma deve essere importante, perché il Primo Buio, la creatura fantastica più oscura che esista, vuole il ragazzo ed è disposto a uccidere pur di ottenerlo.

Dante è così costretto a vivere fuggendo e a nascondersi, insieme a Rufus, Gae (una driade guardiana) e molteplici altre creature, cercando di scoprire la verità su se stesso, sulla morte dei suoi genitori e sul Primo Buio. Riuscirà Dante a sopportare tutto questo? Riuscirà a lottare fino alla fine e a capire quale forza si cela in lui?

 

“Mai sarà negato aiuto alle creature e agli uomini che busseranno alle nostre porte. Ma vedi ragazzo mio, quando varchi la soglia, per quanto questo mondo sia meraviglioso, hai lasciato casa tua per sempre. E non c’è modo di tornare indietro se non da morto. È nostro dovere tenere al sicuro gli uomini dalle loro stesse fantasie e paure. Questa, dopotutto, è la vostra Storia…”

(dal capitolo 4)

 

Fantasy originale e accattivante

Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio: Dante. Illustrazione di Iacopo Donati.

Dante, protagonista de Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio. (Illustrazione di Iacopo Donati)


Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio
, di Antonio Carmine Napolitano, è un romanzo fantastico (primo di una trilogia) dalla trama incredibilmente originale e ricca di descrizioni dettagliate. All’inizio la lettura può sembrare lenta, ma, aspettando un po’, si raggiunge un punto della storia in cui i contenuti diventano più avventurosi e interessanti.

I personaggi sono delle tipologie più svariate, creature magiche della luce e del buio, dalle personalità complesse e intriganti che incuriosiscono il lettore. Con l’avanzare della narrazione vengono forniti dall’autore sempre più dettagli su questi esseri, sulle loro storie e capacità.

Singolari sono le abilità dei Sigilla Storie (come il padre di Dante) e degli Svela Mondi. I primi sono capaci di concludere storie di altri autori, senza, però, potervi dare un seguito, mentre i secondi possono dare vita a mondi fantastici di proprio pugno e creare tanti esseri in grado di oltrepassare la soglia, autonomamente o grazie a colui che ha dato loro origine. Tra le altre abilità c’è il Segno dei Mondi, che nella famiglia di Dante si era già manifestato tempo addietro, e l’Occhio di Amethystus, posseduto dalla madre del protagonista.

 

Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio, ricco di personaggi in cui identificarsi

Il protagonista Dante, però, è diverso da tutte le altre creature, e solo più tardi scoprirà il suo reale ruolo nel mondo della magia. È un ragazzo dal carattere determinato e testardo, ma compassionevole, tanto che non esita a preoccuparsi per gli altri anche quando è lui stesso in pericolo.

Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio: Rufus. Illustrazione di Iacopo Donati

Il maggiordomo Rufus, con il potere di mutare in un lupo. (Illustr. Iacopo Donati)

Ho molto ammirato la devozione del maggiordomo Rufus per la zia Mafalda e la sua costante preoccupazione per l’incolumità altrui, come un forte senso di protezione verso il prossimo. Zia Mafalda è una donna particolarmente sensibile, alla quale, però, non piace mostrare le proprie debolezze, a meno che non la assalgano.

L’orco Algol è un personaggio meschino ed egocentrico, al quale interessa solo salvaguardare se stesso e ricevere ricompense per le proprie azioni.

Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio: Rebecca. Illustrazione di Iacopo Donati.

Rebecca, principessa guerriera. (Illustr. Iacopo Donati)

Successivamente entra in scena Rebecca, uno dei personaggi che ho apprezzato di più per il coraggio e il forte senso di giustizia che albergano in lei. Ha un carattere onesto ed equo verso ogni creatura, è imparziale e segue sempre la retta via, fidandosi della ragione. Rebecca è una principessa dall’armatura tagliente nata dalla storia di un’antenata di Dante, Agata, che è morta per darle la vita. Per questo Rebecca si sente costantemente in debito con il ragazzo e gli altri della sua famiglia.

Il personaggio che ho preferito in assoluto è stato Gae, una driade dagli occhi neri e dall’animo gentile, sempre altruista e piena di voglia di vivere. Ho adorato la sua personalità allegra e gioviale e il suo essere generosa e comprensiva anche nei momenti di difficoltà.

Il Primo Buio è sicuramente il personaggio più misterioso ed enigmatico della storia, e ciò lo rende anche il più accattivante. Non viene particolarmente approfondito, il che lascia tutto in sospeso.

Il finale del romanzo è aperto e lascia largamente intendere che le avventure di Dante continueranno, nel bene o nel male…

 

Filo conduttore: il senso della famiglia

In questo romanzo c’è un aspetto che viene spesso sottolineato e sul quale si basa gran parte della storia: l’importanza del nucleo familiare. Dante stesso è orfano e la zia Mafalda ha perso sia il marito che la figlia, infatti protegge il nipote con tutta se stessa per paura che possa capitare qualcosa di terribile anche a lui.

Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio: l'autore Antonio Carmine Napolitano

Antonio Carmine Napolitano, autore de Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio (Il Ciliegio).

Ci sono numerosi personaggi che, sotto la corazza, soffrono per la propria famiglia: molte creature, infatti, passando attraverso il varco tra i due mondi hanno dovuto abbandonare la loro vita precedente per servire il bene o il male.

In molti personaggi c’è quindi una costante ricerca della familiarità, di “sentirsi a casa”, e infatti si fa riferimento alla “famiglia” anche in caso di forte amicizia (come Dante, Rebecca, Rufus, Gae e Mafalda). Un altro esempio di famiglia che incontriamo è quello delle driadi e altre ninfe, che vivono tutte insieme in serenità.

Un legame particolarmente stretto, non direttamente paragonabile alla famiglia, è il rapporto autore-creatura, poiché, in un certo senso, lo scrittore che ha dato la vita al personaggio è come una sorta di genitore, e la devozione e la fiducia che si creano sono illimitate (ovviamene dipende da che tipo di creatura sia…).

Penso che questo sia un aspetto fondamentale, poiché molte delle decisioni dei personaggi dipendono dal loro passato e dalla loro voglia di preservarlo e onorarlo fino alla fine.

 

Giorgia Scialpi

 


Il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio – Il mio giudizio

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