Posted by on 12 Dic, 2016 in Ragazzi, Recensioni | 0 commenti

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"Ragazzi, è fantastico!" - Rubrica di libri, cinema e TV per ragazzi, a cura di Giorgia Scialpi

 

Copertina di La regola dei Nemor, di Rosalba Troiano (Alcheringa, 2016)Titolo: La regola dei Nemor
Autore: Rosalba Troiano
Editore / Anno: Alcheringa, 2016
Collana: Le rose del deserto
Pagine: 160 (cartaceo)
Prezzo: 10,80 € (cartaceo) / 2,99 € (ebook)

 

Genere: Fantasy, Avventura
Età di lettura: dai 9 anni in su
Sito dell’editore: Vai
Link d’acquisto: Cartaceo / Mobi

 

 

Solweg Ammund è una bambina Feilgrim e, come tale, non può partecipare alla Giornata della Scelta, giorno a cui solo i Feilgrim maschi, raggiunta l’età di dieci anni, possono prender parte. Durante questo evento molto importante, vengono scelti alcuni bambini per frequentare la scuola che li renderà abili istruttori di Nemor, enormi cavalli azzurri dalla bellezza incredibile.

Solweg, però, non è una bambina come le altre e farebbe di tutto pur di diventare istruttrice, tanto da vestirsi come un ragazzo e partecipare così alla cerimonia.

Quando Tara, un Nemor, le si avvicina e la “sceglie” come sua istruttrice, Solweg pensa che stia andando tutto per il meglio, fino a quando il berretto le cade e la cascata di capelli biondi rivela ai presenti la scioccante verità. Solweg viene così espulsa dalla competizione e deve sopportare, per i giorni seguenti, gli sguardi severi da parte di tutto il Compartimento.

Suo padre, soprattutto, è infuriato, poiché rivede in Solweg sua sorella ribelle Misty, già allontanata a causa di una grave infrazione. La famiglia Ammund viene però graziata e Solweg riceve così un’altra opportunità… che però spreca, poiché il desiderio proibito di rivedere la “sua” Nemor, Tara, è insopportabile.

Per molte notti, Solweg sgattaiola via per incontrarsi in segreto con Tara e il loro legame diventa sempre più simbiotico. Una sera, però, Horaz Broke, il maestro che controlla la vita dei Nemor, la scopre e l’allontana insieme a Tara, affidandola a Pertil, ragazzo che abita in una capanna lontano dal Compartimento. Qui Solweg comincia una nuova vita, fatta di impegno e sacrificio.

Con l’aiuto di Pertil, la bambina lotterà contro le dure leggi del Compartimento. Riuscirà a eliminare il rigore di Horaz, convincendo tutti i Feilgrim a seguirla verso una vita migliore?

 

“I Feilgrim maschi non piangono.
E questo orgoglio idiota mi apre all’improvviso gli occhi sulla futilità di tutti i nostri dogmi.
Perché da oggi io non voglio più essere un Feilgrim.
Io voglio essere una persona.”

(La regola dei Nemor, capitolo Quindici)

 

Un fantasy dai valori sociali

La regola dei Nemor è un romanzo dal lessico semplice e limpido e dall’andamento scorrevole. La trama è accattivante e coinvolgente, travolge il lettore e gli permette di vivere le avventure dei personaggi.

Solweg Ammund è una bambina testarda e determinata, farebbe di tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Come protagonista l’ho molto apprezzata e penso che abbia una forza ammirevole. Solweg è anche leale e coraggiosa, una ragazzina dall’animo nobile e gentile.

Pertil è un ragazzone sincero e buono, dal cuore generoso e sensibile. Fin da subito si nota il suo attaccamento sentimentale alla bambina, che comincerà a trattare come una sorellina minore. Il rapporto tra Solweg e Pertil è davvero tenero, perché spontaneo e quasi familiare, come se si conoscessero da sempre.

Horaz Broke, invece, è un manipolatore meschino e doppiogiochista, tanto che, nonostante i sensi di colpa e le apparenti attenzioni verso la bambina, si rivelerà solo un uomo astuto e assetato di potere. Credo che Horaz abbia due facce, una buona e una cattiva. Non riesce, però, ad equilibrare questi due lati di sé a causa del rimorso, per situazioni passate che vorrebbe poter cancellare indissolubilmente, finendo per dimostrarsi un imbroglione.

La madre di Solweg è una donna ingenua, dalla personalità troppo debole per competere con quella scontrosa del marito, uomo presuntuoso che tiene più alla sua reputazione che alla famiglia. Devo ammettere che inizialmente quest’uomo mi è sembrato più antipatico di Horaz. Apprezzo, però, che dopo la partenza di Solweg abbia capito cosa è davvero importante nella vita.

Misty, nonostante sia solo un fantasma che vive nei ricordi della gente, è una ragazza ribelle dal carattere forte, intraprendente e spericolato, un po’ come la sorellina Solweg, della quale, sono certa, sarebbe stata molto fiera.
Che un giorno possano rincontrarsi fuori dal Compartimento? Magari dopo qualche anno dalla fine della narrazione? Può darsi, ma noi dovremo attendere un potenziale sequel per saperne di più, considerato il finale “aperto” di questo romanzo.

 

Femminismo e ribellismo ne La regola dei Nemor

Temi molto attuali vengono trattati in questo libro. Solweg per prima è una grande femminista, che lotta fin dal principio per concedere pari diritti alle Feilgrim donne.

Questo desiderio della protagonista di fare un passo avanti rispetto alla sua condizione sociale nasce, secondo me, dalla pressione a cui viene spesso sottoposta dal padre, radicato maschilista, un uomo dalle idee piuttosto chiuse rispetto alla parità dei sessi. Anche le donne, però, sembrano considerarsi inferiori, come se fosse un loro dovere sottomettersi al genere maschile.

Rosalba Troiano, autrice del romanzo fantasy La regola dei Nemor (Alcheringa)

Rosalba Troiano, autrice del romanzo fantasy La regola dei Nemor (Alcheringa)

Nella società descritta nel romanzo, come spesso accade purtroppo anche nella nostra società, il maschilismo è quasi inconsapevole, dovuto a secoli di mentalità arretrata in cui le donne sono state pressate.

Solweg vuole ribellarsi a queste credenze primitive, vuole che il Compartimento si evolva e capisca che istruire Nemor non è solo roba da uomini. Niente è solo roba da uomini. Solweg è il simbolo della ribellione, della protesta contro i governatori del Compartimento. Sarà lei, infatti, ad alimentare il fuoco della rivolta popolare contro la vita chiusa e sottoposta agli ordini di un governo che è quasi involontariamente dittatoriale e sessista.

 

Legame con la natura e amore per gli animali

Solweg e Tara sono rispettivamente una bambina e una Nemor (uno stupendo cavallo azzurro) legate da qualcosa di più profondo del “semplice” rapporto tra istruttore e animale; è qualcosa di inscindibile ad unirle, come se una non potesse vivere senza l’altra.

La connessione con la natura è un tassello fondamentale del romanzo, che collega i diversi aspetti della narrazione. Essa raggiunge il suo culmine quando Solweg risiede presso Pertil, arrangiandosi a una vita semplice e rustica.

Consiglio vivamente questo libro a tutti coloro che vivono quotidianamente per i loro piccoli e grandi amici animali.

 

Giorgia Scialpi

 


La regola dei Nemor – Il mio giudizio

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